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PROGETTO INSTALLAZIONE-PERFORMANCE

LA PIAZZA DEI PENSIERI SOGNANTI
Franco Castelli  

INSTALLAZIONE-SCULTURA

L'idea dell'installazione nasce dall'immaginare il lavoro già rappresentato su tela in una dimensione spaziale tridimensionale. In questo senso ho elaborato un modello che potrebbe essere una scultura ambientale, dove i fili segnati col carboncino sulle tele diventano fili di ferro nello spazio che collegano tra loro come in un reticolo tessere colorate, frammenti di forme, quadrati neri, nell'idea di creare un'installazione di 2 m e mezzo di diametro in una specie di reticolo a forma di cupola dove le persone possono uno alla volta entrare e di trovarsi ad essere dentro questa dimensione di fili, colori, frammenti di immagini, quasi a rappresentare con la forma a cupola la stessa forma del cervello con i suoi emisferi, dove le tessere colorate, come frammenti di immagine di pensiero, circondano lo spettatore avvolgendolo in una dimensione onirica all'interno di quella che potrebbe essere chiamata
" Macchina per pensare i pensieri".
Nel modello delle dimensioni di circa 30 cm di diametro dentro vi ho introdotto un pelouche di Simba che guarda con occhi meravigliati di cucciolo queste immagini fantastiche.



INSTALLAZIONE AMBIENTALE

In un secondo momento ho pensato che la stessa idea di tridimensionalità poteva essere pensata come un'installazione ambientale. Nel senso che  tessere, nastri, quadrati neri, tasselli colorati, potevano essere pensati all'interno dello spazio esterno come una piazza,un campo,una corte,una strada, dove con dei fili fissati ai muri per mezzo di tiranti, la stessa piazza diventa un luogo dove poter rappresentare  i pensieri di una collettività, i pensieri delle persone che passano per la piazza. Fili ai quali sono attaccati tessere colorate, drappi, tasselli, che avvolgono le persone che passano per la piazza in un'atmosfera sognante quasi a rappresentare visivamente i loro pensieri. Il titolo potrebbe essere "Piazza dei pensieri sognanti"


PERFORMANCE

Il progetto prevede anche una performance all'interno dello spazio, la piazza dei pensieri sognanti. Come prima che si formino le immagini complete nella nostra mente vengono visualizzati frammenti e tessere colorate e poi si compongono in un puzzle dandoci l'immagine completa, così prima delle parole, prima delle frasi musicali, prima delle storie da narrare, frammenti di parole e di suoni si compongono e si uniscono tra loro per creare poi parole frasi storie armonie. Come viene rappresentata visivamente l'idea dell'immagine dei pensieri nella piazza dei pensieri sognanti anche i suoni e le note musicali trovano un loro spazio.
L'idea della performance prevede i componenti di una banda vestiti di nero con una tuba in testa, disposti in diversi punti della piazza, inizino, prima uno alla volta poi tutti insieme, in un primo momento ad emettere dei suoni disarmonici, disarticolati uno dall’altro, in un secondo momento brevi frasi musicali ancora dissonanti una con l’altra, ma come a rincorrersi l’un l’altra in modo che quando finisce una breve frase da un’altra parte della piazza, un altro suonatore inizia suonare un’altra breve frase. L’effetto voluto è spostare l’attenzione del pubblico da una parte all’altra della piazza.
Suoni, note, brevi frasi musicali, rimbalzano con i loro suoni da una parte all'altra della piazza rincorrendosi come se si spostassero e  viaggiassero attraverso i fili disposti sopra le teste dei partecipanti alla performance.
Le brevi frasi musicali ancora scollegate l'una con l'altra vengono suonate dai  diversi componenti della banda in una sequenza nella quale si fa fatica ad intuire un significato, un’armonia. In un secondo momento il suoni di queste brevi frasi musicali  cominciano a sovrapporsi l'una con l'altra rendendole meno comprensibili individualmente con l’effetto di aumentare  il rumore generale della piazza.
Per arrivare ad un finale nel quale i diversi suoni piano piano iniziano a convergere in un’unica partitura musicale fino ad arrivare all’unisono e rappresentare un’armonia unica per tutti riconoscibile ed intellegibile dal pubblico.
Il volume del suono complessivo aumenta sempre di più fino ad arrivare ad un parossismo sonoro collettivo nel quale i suoni ricominciano diventare dissonanti uno con l’altro. Arrivati ad un acme e il suono viene interrotto improvvisamente e contemporaneamente in modo da far sentire la differenza tra il massimo del rumore e il silenzio improvviso della piazza.

L'effetto generale che si vuole creare è quello di una polifonia. E' quello di legare i suoni, le frasi musicali, le note,  i pensieri, le immagini, le fantasie, di chi si trova a partecipare l'interno della piazza alla performance, in una sorta di suono comune , di pensiero comune della piazza, in una sorta di immaginario collettivo,  in una sorta di sogno comune e di spazio onirico condiviso. L'idea è di far vivere ai partecipanti della performance una dimensione emozionale dove   sensi,  rumori, suoni, colori, fantasie vengono vissute insieme e condivise, in un unico spazio-contenitore, "La piazza dei pensieri sognanti".